"In un
LABORATORIO imprecisato, in un futuro indefinito, la ricerca della
CURA per sconfiggere l'ultimo
TABU, il grande "rimosso" dell'immaginario collettivo, spinge verso nuovi
IBRIDI fra tecnologia, scienza e
MEDICINA, arrivando a sublimare in una mercificazione
RELIGIOSA. Vengono così create e costruite attraverso incroci genetici e
BIOMECCANICI, al limite del
TRANS-POST-UMANO, delle grottesche quanto
SENSUALI unità curanti, il cui assemblaggio e utilizzo assume l'aspetto di un erotico rituale, specchio delle fantasie inconsce e represse del loro creatore... "Le Sion, una misteriosa cura, una nuova
RELIGIONE, un
SURREALE mondo parallelo o un
SOGNO EROTICO/ delirante?"
Così si apre
Le Sion, un progetto artistico nato dalla fantasia di due artisti romani,
EloElo e STB0.1.
“ Il nostro è un progetto multimediale che abbraccia diversi rami commerciali” spiega EloElo “ partendo dal fumetto, perchè Le Sion ha una sua storia, arrivando al merchandising: spillette, magliette, stikers, poster, dolls, action figure; insomma un progetto a 360°.”
Il protagonista per eccellenza è il prete/dottore che tutti conoscono semplicemente come
"il Dottore", la co-protagonista è
Evelyn (Evy) che è un pò il JOLLY della storia, anche su di lei, come per il dottore c'è un velo di mistero che l'avvolge, sulla sua natura: chi è e da dove è venuta ?
Esistono poi altri personaggi che ancora non sono entrati nelle vicende ma che, promette Elo,
“..mano a mano sveleremo e struttureremo tutta la storia attraverso il fumetto.”
Presentato in anteprima il 19 ottobre 2008 all’evento
POP-PORN di Roma e riproposto successivamente il 30 novembre 2008 all’ evento
POP-PORN RED PASSION Edition, dove sono state esposte le prime due tavole promo del fumetto, Le Sion ha suscitato molto interesse, a partire dai gestori dei locali che hanno ospitato gli eventi, gli organizzatori e tutto il pubblico che ha visitato la mostra.
EloElo e STB0.1 ci tengono però a sottolineare che
“ non è stato un progetto creato appositamente per il PoP PorN, ma semplicemente abbiamo utilizzato queste prima due Collettive d'Arte per proporci al pubblico e vedere quanto potesse interessare.”