lunedì 2 marzo 2009

IRIDYUM


Nomi ed età?


Laura Piras, 29 anni
Davide Campanella, 28
Angelo Marguglio, 27
Sebastiano Gatto, 28
Fabrizio Pacera, 27

Città?
Palermo

Come nasce il vostro gruppo e da che idea nasce il nome del gruppo, IRIDYUM ?

Il gruppo nasce nel 2002, da un’idea mia (Laura) e di Davide. Lo scopo, già dall’inizio era quello di fare musica inedita, lasciando spazio alle cover solo per trovare qualche idea o per divertirsi un po’. Il nome nasce, poi, dopo circa un anno che il gruppo già si era bello e formato, quando, per necessità ne abbiamo dovuto dare uno! Allora, mentre Davo studiava chimica, ha avuto questa idea guardando la tavola periodica. A posteriori, ci siamo resi conto che il nome calzava a pennello.

Ascoltandovi ricordate un po’ gli Evanescence, ma quali sono in realtà gli artisti che prendete come modello e che hanno influenzato maggiormente il vostro modo di suonare?

In realtà, se consideri che siamo cinque persone completamente diverse, con trascorsi musicali vari, è naturale che le influenze siano tante e di difficile elencazione. In generale, Korn, Sistem of a down, Alter Bridge, Guano Apes, Skunk Anansie..


Siete freschi freschi dal successo al Monreale Rock Festival 2008 ma avete partecipato a numerosi Festival e rassegne : Cornetto Free Music Festival, Arezzo Wave 2004 e 2007, Talent scout 2004 dal quale siete usciti vincitori, Jack Daniel’s Live Tour 2008, A caccia di stelle 2007 (indetto da RDS e Mercedes Benz) e tanti altri. Che esperienze sono state e quali ricordate con maggior soddisfazione?


Indubbiamente l’esperienza che ci ha lasciato più emozioni è stata quella di Milano al Jack Daniel’s live tour. Abbiamo saggiato la nostra compattezza di gruppo, facendo un viaggio abbastanza faticoso e un concerto che sicuramente ha richiesto tutte le nostre energie.


Che effetto fa aprire le esibizioni di artisti (per citarne alcuni) come i Meganodi, i Sud Sound System (al Rolling Stones di Milano) , Giuliano Palma e the Bluebeaters (a Palermo), i Tinturia ( a Catania)?


È una bella esperienza che ti catapulta un po’ nel mondo dei grandi. Ti rendi davvero conto della differenza con le loro esibizioni quando capisci come loro calcano il palco.

Il vostro primo EP intitolato “NO COVER UP” ha riscosso un discreto successo ed è stato recensito su diverse webzine. Dev’essere una bella soddisfazione vedere il proprio lavoro apprezzato dal pubblico.

Certamente si, perché comunque non è facile che qualcosa che ti piaccia possa anche piacere agli altri. Come si può capire, proprio nella musica, è difficile riuscire a colpire nel segno, ma ancora dopo quasi 4 anni dalla sua uscita, piace ancora e molto!



Le vostre canzoni prendono spunto da frammenti di vita quotidiana?

Si, ma quale artista non si rifà alle proprie esperienze?



Quali sono i progetti futuri della band, avete in mente un altro EP?

Al momento siamo in studio per registrare il nostro primo full-length “WHAT I FEEL INSIDE” che vedrà la luce a breve….

Chi è tra voi l’ideatore della maggior parte dei testi dei vostri brani?

Li scrivo tutti io (Laura).


Vi hanno mai contattato produttori italiani o anche esteri?

Sì. Però al momento non abbiamo avuto la proposta che ci aspettiamo! Quindi siamo ancora in attesa di un produttore o un’etichetta che si interessi al nostro lavoro.

Perché secondo voi in Italia si dà più spazio a cantanti con pezzi commerciali piuttosto che a gente talentuosa e molto più matura professionalmente (voi ne siete la prova) ?

Io penso che la questione non sia di maggiore o minore professionalità. Anche artisti più “pop” sono maturi e decisamente bravi. L’unica differenza sta nella scelta del tipo di musica o di brani che fanno più o meno presa sul pubblico. È proprio una scelta.



In campo internazionale hanno fatto strada i Nightwish, gli Him, ecc.. che comunque fanno un tipo di musica un po’ di nicchia, anche se negli ultimi anni i gusti musicali si stanno sempre più orientando verso stili rock e metal. Perché, sempre secondo voi, nel nostro paese non avvengono valorizzazioni di gruppi così?

Io penso che, invece, siamo sulla buona strada per incominciare ad apprezzare maggiormente il rock e il metal in Italia. Il pubblico è molto attento a ciò che ascolta e incomincia a non farsi più prendere in giro dal mercato discografico e dalle scelte delle major. Prova ne sia che anche le grosse etichette iniziano ad avere grossi problemi di mercato.

Chiudo sempre ogni intervista con questa domanda perché mi piace far conoscere al pubblico ciò che sogna la gente talentuosa come voi : qual è il vostro sogno nel cassetto?

Potere arrivare a quanta più gente possibile. Ascoltateci se vi va, e aspettate di sentire il nostro nuovo album, è davvero una bomba!




Ascoltate la musica degli Iridyum su http://www.myspace.com/iridyum

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